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La Cattedrale verde,
monumentale opera vegetale in arte-natura
Credo sia grande orgoglio di tutti i cittadini di Oltre il Colle, residenti e non, avere sul territorio una montagna come l’Arera, che da sempre è stata anch’essa, tra gli altri, un po’ il simbolo di chi ha qui le proprie radici, perché i nonni, i predecessori di chi qui è nato, hanno lavorato nelle miniere di questo monte, che ha offerto poi, per un certo periodo di tempo, neve e belle piste da sci, e sempre le sue bellissime passeggiate.
La montagna, però, e con essa i bisogni della popolazione e il turismo, cambiano. Cambiano negli anni le necessità per i cittadini e per i villeggianti, cambiano i doveri e gli impegni per le amministrazioni che si avvicendano, che sono responsabili pro tempore della cosa pubblica e che devono ragionare e soprattutto operare per obiettivi in modo efficiente e coordinato.
L’intento che credo si riesca a individuare in questo caso è la ricerca di una continuità amministrativa e quindi dello sviluppo del progetto della precedente amministrazione verso il recupero e la valorizzazione di questa splendida montagna: la messa in sicurezza e la rivalutazione della strada che dalla Plassa porta a quota 1600 metri, ad esempio, permetterà un forte rilancio del monte Arera, che possiede grandi potenzialità e per il quale stiamo trovando tutti insieme valide alternative di sviluppo turistico.
L’originale e interessante idea del presidente del Parco delle Orobie, Franco Grassi, di erigere una delle prime cattedrali verdi in Italia, che non riusciva a trovare uno sbocco nella sua attuazione pratica a causa dell’indisponibilità di un posto dove realizzarla, qui a Oltre il Colle - con il sindaco Rosanna Manenti e il suo gruppo - ha trovato immediatamente entusiasmo e ciò che le mancava.
Non fondi o finanziamenti per l'opera, certo, però un luogo dotato di certificazione ambientale, ben adatto allo scopo, e per di più in corso di rivalutazione, nonché la piena collaborazione del Municipio e delle associazioni locali e non, con le quali esiste un ottimo rapporto.
Nel corso di pochi mesi, abbiamo potuto vedere concretizzato sul nostro territorio l’avvio di questa realizzazione in "arte-natura" (meglio definita con il termine land art oppure earth art), che comporterà più di dieci anni per essere ultimata, e il cui il mantenimento richiederà poi il coinvolgimento e la partecipazione non solo delle istituzioni ma soprattutto del volontariato, degli appassionati e degli esperti, sempre meno in verità, che possiedono le conoscenze dell’arte della costruzione dei roccoli.
Sono convinto che un giorno saremo tutti ancora più fieri di annoverare, tra le bellezze che richiamano l’attenzione dei visitatori nella nostra Conca, questa “Cattedrale verde vegetale” che la natura e l’intervento dell’uomo renderanno negli anni una vera e propria opera d’arte monumentale.
Claudio Massimo Leoni
Presidente Associazione Turistica Pro Loco di Oltre il Colle
Luglio 2008